7 - 16 maggio 2010

Plitvice - Medjugorje - Mostar - Trogir…

 

Venerdì 7 maggio partiamo per un viaggio turistico-religioso. Siccome il viaggio è abbastanza lungo ci dividiamo in tre gruppi, per un totale di ben 19 camper con 40 persone. Superata Trieste entriamo in Slovenia, poi in Croazia ed in serata arriviamo al Camping “Korana” nei pressi dei Laghi di Plitvice. Un gruppo, seguendo alla lettera le istruzioni del navigatore, si trova a passare su una strada sterrata con ai lati campi minati, segnalati da eloquenti cartelli!

I Laghi di Plitvice si trovano all’interno dell’omonimo Parco Nazionale. Questi laghi di varie dimensioni sono ben16 fra di loro collegati da cascate grandi e piccole e vari corsi d’acqua, il tutto in una splendida cornice di boschi di faggi ed abeti. I prati verdissimi sono costellati da fiori, specialmente orchidee di cui ve ne sono ben 55 specie. Il lago più esteso si attraversa con un battello elettrico.

Il trasferimento a Medjugorje avviene su strade quasi deserte, mentre il panorama varia con zone boscose e altre molto sassose. Infatti, da queste parti l’agricoltura è molto carente. A Medjugorje sostiamo nel “camp Zemo” il cui gestore si dimostra molto gentile e disponibile, tanto che ci organizza una giornata di escursione in pullman fino a Mostar, dove sono ancora molto evidenti i segni della recente guerra, anche se molto è stato ricostruito, compreso il famoso ponte, crollato  a seguito dei bombardamenti. Il viaggio è proseguito con la visita di una Sinagoga, situata a fianco di una montagna  al cui interno, in una galleria lunga 7 km., scorre il fiume. Dopo il pranzo sosta alla Laguna Blu, dove ci siamo imbarcati su chiatte e navigato attraverso stretti canali e ampi laghi, fra numerose piante acquatiche, che ci mostravano i loro splendidi fiori: loto e ninfee. Proseguendo con l’autobus siamo arrivati ad una cascata alta 80 metri, ma con un fronte di ben 140 metri!

Rientrati a Medjugorje abbiamo partecipato alla processione fino sul “monte delle apparizioni”, dove l’ultimo tratto è davvero ripido e cosparso di sassi di ogni genere. Questa salita è percorsa da tutti i pellegrini in religioso silenzio e qualcuno procede addirittura scalzo.

Nella chiesa dai caratteristici due campanili si celebrano le Messe in diverse lingue, compreso l’italiano, mentre di sera si può partecipare alla recita del rosario o far benedire gli oggetti ricordo.

Nel parco dietro la chiesa c’è un grande Cristo in bronzo, dalla cui gamba destra sgorga una goccia che chiamano “il sudore di Cristo”. Per coloro che hanno fede questo è sicuramente un luogo suggestivo sia per i momenti di preghiera che di raccoglimento.

Lasciata Medjugoje, riprendiamo la marcia e riattraversiamo la frontiera fra  Bosnia e Croazia, dove i poliziotti sono piuttosto sospettosi tanto che  a qualcuno di noi hanno fatto aprire i gavoni, ma a parte i numerosi souvenir non hanno trovato irregolarità.

Proseguendo lungo la costa, con panorami bellissimi anche per le numerose insenature e isole che caratterizzano questa parte della Croazia, arriviamo a Trogir, graziosa cittadina costruita su una piccola isola collegata alla terraferma da un ponte. Trogir, dichiarata patrimonio culturale dall’UNESCO, ha alle spalle una ricca storia ed è stata definita “Città museo”. Possiamo ammirare il famoso Portale della Cattedrale opera del maestro Radovan risalente al 1240, la rinascimentale Loggia cittadina , il millenario Convento di San Nicola: insomma è veramente un piacere passeggiare fra le strette vie o sul lungomare di questa  piccola bella città.

I giorni sono passati velocemente ed è già ora di rientrare in Italia. Dopo Trieste ci fermiamo nella città di Aquileia, costruita dai romani addirittura nel 181 A.C. Vi si arriva da un viale di cipressi, fiancheggiato da capitelli e reperti architettonici, che porta ad un antico porto fluviale romano. La Basilica è un imponente edificio romanico datato 1021, all’interno il pavimento è completamente rivestito in mosaico con varie figurazioni. E’ il più vasto e bel mosaico paleocristiano dell’occidente.

Abbiamo decisamente fatto un bel viaggio, con dei simpatici amici. Il tempo è stato clemente ed abbiamo trascorso dei giorni bellissimi. C’è stato persino il tempo di fare una tavolata tutti assieme all’aperto e non sono mancate le partite a ping-pong, perché gli amici Gisella e Vincenzo, con il loro tavolo portatile, riescono sempre a sollecitare simpatiche sfide.

Grazie a tutti

                                                                                                               Sergio